Intrecci di saperi e sapori

Iniziate il vostro viaggio da Mogoro dove un’artigiana tessile esperta vi guiderà attraverso i simboli e le figurazioni dei classici arazzi e tappeti del centro, mostrando dal vivo le tecniche tramandate da generazioni. 

Spostatevi poi a San Vero Milis per scoprire tutti i segreti dietro la realizzazione di cesti e canestri in giunco. I sapienti artigiani del luogo accompagneranno la visita con notizie sulla tradizione e sulle varie destinazioni dei manufatti. Dopodiché partecipa ad un divertente laboratorio dell’intreccio con fibre naturali.

Il secondo giorno visitate Tiana con una guida che vi porterà a scoprire tutte le fasi della filiera della lana dalla lavatura alla cardatura e filatura con attrezzi della tradizione sarda per finire con la tintura realizzata con le erbe tintorie del territorio. A Tiana (NU) nel Museo di Archeologia industriale si potrà assistere alla battitura della lana di pecora nell’unica gualchiera ancora funzionante in Italia. I due grossi martelli lignei, messi in movimento dalla ruota che sfrutta l’energia dall’acqua del fiume, battono sulla stoffa fino ad ammorbidirla e/o infeltrirla per realizzare coperte, costumi sardi tradizionale e su “Saccu”, il cappotto impermeabile usato dal pastore sardo nel corso dei secoli.

L’ultimo giorno dedicatelo alla visita dei laboratori del torrone e produzione dolci tipici nei ad Aritzo. 

Nello stesso paese, visita anche le antiche neviere, delle fosse scavate nel terreno per raccogliere la neve e conservare il ghiaccio. I cavallanti di Aritzo trasportavano il ghiaccio fino a Cagliari, quando ancora non era diffuso il ghiaccio artificiale. Veniva, inoltre utilizzato per fare Sa Carapigna, antico sorbetto al limone.